Un anno di sport…e di emozioni!

È stato un anno pieno di impegni quello del 2021/22.

In particolare il progetto “Attiva Kids” rivolto ai bambini di quarta e quinta elementare, mi ha visto impegnato su due scuole, l’I.C. ” N. Ventriglia ” di Piedimonte Matese e l’I.C.” F.Rossi ” di Capriati al Volturno (plessi di Capriati, Prata Sannita e Letino).

Circa 200 bambini per un totale di 10 classi, hanno avuto la possibilità di praticare attività motoria attraverso proposte ludico-motorie e laboratoriali.

E’ stato molto emozionante vedere i bambini gioiosi, contenti e coinvolti nei giochi appresi e sperimentati durante questi mesi di attività a scuola.

I bambini e le bambine, protagonisti del progetto, hanno mostrato come è bello, divertente e importante imparare giocando per confrontarsi, per socializzare, per comunicare, per accrescere non solo le proprie abilità motorie, ma anche quelle di ordine psichico e cognitivo.

Durante il periodo estivo ho avuto la possibilità di lavorare come docente esperto alla realizzazione di due moduli PON riservati ai bambini di seconda e terza elementare negli stessi istituti comprensivi.

Di questo anno lavorativo non potrò mai dimenticare l’esperienza fatta presso l’I.C. “N. Ventriglia” che ha ospitato i bambini provenienti dall’Ucraina. È stato bello vedere tanta disponibilità da parte della dirigente, dei docenti e in particolar modo dei bambini nei confronti dei loro coetani in un momento così difficile per la loro nazione.

Per il primo anno ho lavorato anche lontano dal mio paese offrendo la possibilità di praticare attività motoria a scuola anche ai bambini di Letino, Prata e Capriati, ai quali negli scorsi anni per una posizione geografica svantaggiata, non veniva assegnato con costanza un tutor per la realizzazione del progetto.

In questi luoghi ho conosciuto persone buone e disponibili.

È stato un anno indimenticabile, faticoso ma che ha arricchito sicuramente la mia esperienza!

Grazie ai bambini e ai loro genitori, ai dirigenti ai docenti ai collaboratori !

Al prossimo anno se Dio vuole!

Matese volley Camp 2015

Il progetto sportivo Matese Volley Camp #matesevolleycamp15 si inserisce in una più complessa attività di promozione sociale, a favore dei ragazzi e nella ricerca di una crescita morale, di un processo educativo fondato sui principi dello sport e della convivenza sociale attraverso il gioco. #pallavolo #vacanza #natura .
Noi, da genitori ed educatori: ci crediamo!

logo_2015

Neve: il Matese si fa trovare impreparato. Il racconto di una disavventura (Fonte Radice.ce.it)

CHI DOVEVA FARE COSA?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LO SFOGO DI UN CITTADINO CHE CI OFFRE UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE SUL NOSTRO NON SEMPRE ESSERE PRONTI ALLE EMERGENZE.

“L’anno 2014 non poteva finire senza un commento/racconto/denuncia su quello che è accaduto ad alcuni turisti che hanno scelto IL MATESE ( la montagna) per trascorrere la fine e l’inizio dell’anno…tra questi c’ero anche io la mia fidanzata e un mio amico! Per chi mi conosce sicuramente si chiederà come mai mi sono definito turista…vi racconto. Quest’anno avevo deciso di trascorrere l’ultimo dell’anno e il capodanno al rifugio S.Maria (ecocampus Ecocampus MONTE ORSO). Sono partito alle 17.00. Viste le condizioni meteo siamo saliti con 2 macchine (jeep) per eventuali problemi. Giunti in località passo di Santa Croce abbiamo visto dei lampeggianti blu (Forestale o Carabinieri?)…una volta raggiunti abbiamo notato un camper fermo (l’autista cercava di mettere le catene). Prima di andare avanti con il racconto mi chiedo : è mai possibile che un mezzo sia arrivato fino a quel punto senza che nessuna forza dell’ordine gli abbia obbligato il montaggio delle catene da neve per proseguire? Ricordo che tale operazione và fatta eseguire prima di proseguire verso quota, soprattutto se le condizioni meteo sono avverse e se è un giorno di festa, dove si sà che i TURISTI cercano di raggiungere le mete prescelte. Continuo…dopo qualche minuto i lampeggianti sono spariti ,perchè il mezzo è risalito verso Miralago. Ho pensato di scendere e cercare di aiutare l’autista del Camper. Una volta installate le catene ( un pò fuori misura) siamo ripartiti. Dopo qualche km una delle due catene si è tolta. Scendo di nuovo, posiziono la catena e faccio notare al camperista che le catene non erano idonee per il suo mezzo. Riusciamo ad arrivare a Miralago. Il camper si ferma con i mezzi spazzaneve mentre noi decidiamo di partire alla volta di Monte Orso. Arrivati nei pressi del deposito ANAS vediamo un altro mezzo fermo (dovevano raggiungere anch’essi il rifugio di Monte Orso). Nel frattempo vedo un volto amico che ci consiglia di non proseguire senza la presenza dei mezzi spazzaneve vista la quantità di neve che il vento accumulava sul manto stradale. Decidiamo allora di andare a sollecitare l’intervento dei mezzi fermi a Miralago…alcune luci venivano nel verso opposto, era il camper con le catene non idonee ! I lampeggianti blu non erano neanche a Miralago e nessuno aveva indirizzato il malcapitato. Lo raggiungo e gli chiedo dove effettivamente doveva andare. Bocca della Selva esclama! Lo spazio per girare il mezzo era poco infatti effettuata la manovra il mezzo perde per l’ennesima volta la catena e si blocca. Un auto che era dietro decide di andare a chiamare i mezzi spazzaneve che dopo qualche decina di minuti arrivano e tirano il mezzo e lo liberano. Il povero camperista a retromarcia raggiunge di nuovo Miralago seguito da noi ed altre auto. Capisco che i mezzi avevano finito la loro attività a Miralago ma scendo per chiedere conferma. Mi viene appunto confermato che non avrebbero proseguito per Bocca della Selva e quindi per Sella del Perrone cioè il quadrivio che porta anche a Monte Orso. Senza alcuna preghiera e deluso raggiungo la mia jeep e quella del mio amico e decidiamo di scendere in paese insieme al camper e alle altre auto che dovevano raggiungere le mete prescelte e prenotate! Da esperto conoscitore della zona in situazioni di bufera avevo capito che senza i mezzi spazzaneve sarebbe stato troppo rischioso avventurarsi. Questa è la storia di turisti che forse non sceglieranno mai più il Matese per festeggiare il capodanno con la neve!!!PERCHE’?

1) Non è possibile che in un paese come Castello Matese o San Gregorio Matese non c’era alle 17:30/18:00 una pattuglia dei Carabinieri o della Forestale o della Protezione Civile ecc per segnalare e controllare i mezzi affinchè rispettassero le vigenti normative del codice della strada (utilizzo di catene o pneumatici da neve ).Poi ti fanno la multa sulla Telesina!!!

2) Il mezzo con i lampeggianti blu che fine a fatto? Ho dovuto consigliare io all’autista del camper di desistere visto che era rimasto con una catena?

3) Quanti soldi hanno perso i gestori dei rifugi?

4) Chi li ripaga?

5) Io sono tornato a casa visto che abito a 20 km da Miralago ed ho fatto il cenone con la mia famiglia, chi veniva da Napoli ad esempio cosa avrà fatto?

6) I mezzi non avevano il sale quindi in fase di discesa non facevano altro che compattare la neve e contribuire con il vento a ghiacciarla!

7) Voi quattro politici dei miei stivali credete che il turismo si fà solo d’estate quando i pascoli sono in fiore? 8) A quando il prossimo convegno sul parco del MATESE!!!

9) Sono meravigliosi i depliant sul Matese!!! Potrei continuare per ore a scrivere. Non vi lamentate se poi di un luogo così bello si sentono voci riguardanti i RIFIUTI TOSSICI E CAMORRA!!! Ma la cosa che più mi dà rabbia e che spero vi faccia pensare e non sbagliare la prossima volta è la seguente: Mettiamo il caso che qualcuno, mentre quel camper bloccava la carreggiata in ambedue le direzioni, si era sentito male in uno dei rifugi e i soccorsi dovevano passare? Cosa sarebbe successo? Poi coloro che sono riusciti a raggiungere Monte Orso e Bocca della Selva che rischi hanno corso nel trascorre una notte in montagna sicuri di avere in strada la presenza dei mezzi spazzaneve? Sicuro che ci sarà il post di colui che scriverà che sono stati in azione tutta la notte e sicuro di leggere qualche fantomatico articolo positivo di qualche testata locale politicamente pilotata sul “MAGICO CAPODANNO NEL PARCO REGIONALE DEL MATESE” vi invito a riflettere perchè uno come me che fin ora ha cercato di spingere da lavoratore prima e da turista oggi è ormai stanco di tanta IGNORANZA!!!

Gianmaria Marino

P.S. : Non accuso i lavoratori dei mezzi spazzaneve (non ho esposto lamentele sulla decisione di non raggiungere il rifugio di Monte Orso). Ho gran stima della loro professionalità dimostrata in tanti anni di lavoro svolto a Bocca della Selva. Il mio racconto vuole servire ancora una volta a sollecitare i politici, ad informare i cittadini , ad invogliarli ad essere cittadini attivi (No omertosi e lamentosi). Il TURISMO è una grande opportunità lavorativa per le potenzialità del nostro territorio!